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PCOS: la Sindrome dell'ovaio policistico

Aggiornamento: 5 giu 2020


PCOS...di cosa stiamo parlando? PCOS, o sindrome dell'ovaio policistico, è la sigla inglese che definisce una delle patologie riproduttive ed endocrine più diffuse nelle donne in età fertile.

Fu descritta per la prima volta da Stein e Leventhal nel 1935, che pubblicarono i dati di 7 pazienti con caratteristiche cliniche variabili come obesità, irsutismo, acne, amenorrea, associate ad ovaie policistiche ingrandite bilateralmente.

La ricerca ha compiuto negli ultimi anni enormi progressi nei confronti di questa patologia complessa e multifattoriale, tuttavia alcuni meccanismi ed aspetti di questa sindrome rimangono tutt’oggi sconosciuti e necessitano di ulteriori approfondimenti da parte della comunità scientifica.


La PCOS è una sindrome complessa ed eterogenea e lo è pertanto anche la sua definizione: quella più largamente accettata al momento è quella basata sui cosiddetti “criteri diagnostici di Rotterdam”, proposta congiuntamente dalla European Society of Human Reproduction and Embryology e dalla American Society of Reproductive Medicine nel 2003.

La diagnosi della stessa può risultare complicata, in quanto secondo le recenti scoperte, si può presentare con caratteristiche fenotipiche, cliniche e metaboliche variabili da soggetto a soggetto e che possono essere raggruppate in diversi fenotipi.


Secondo la definizione classica basata sui criteri di Rotterdam, una PCOS può essere diagnosticata in una donna che presenta almeno due delle seguenti caratteristiche: iperandrogenismo clinico e/o biochimico, disfunzione ovulatoria e ovaio con morfologia policistica (PCOM).

Si evince quindi che una donna affetta da PCOS manifesterà una serie di sintomi e segni che non sono solo le alterazioni del ciclo mestruale (cicli mestruali irregolari, oligomenorrea, assenza di ovulazione, infertilità), ma anche segni clinici di iperandrogenismo come aumento della peluria (irsutismo), ipertricosi, acne, seborrea, alopecia androgenetica (perdita di capelli).


In alcune donne è tipico il riscontro ecografico di numerosi follicoli antrali nell’ovaio che si dispongono tipicamente a “corona di rosario”.

La grande complessità della PCOS risulta anche dal fatto che le evidenze scientifiche hanno concordemente rilevato che, oltre alle alterazioni e disfunzioni su riportate, nella PCOS sono o possono essere presenti altre importanti patologie e/o disfunzioni aggiuntive. Tra queste sono comprese disfunzione cardio-metabolica, caratterizzata da iperinsulinemia, insulino-resistenza, obesità e aumentato rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2 e patologie cardiovascolari, depressione.

È stata anche riportata una aumentata incidenza, in caso di gravidanza in donne PCOS, di problematiche ostetriche significative quali aborto, diabete gestazionale, preeclampsia, macrosomia fetale, anomalie congenite fetali.


Come vedete l'importanza di occuparsi delle propria salute riproduttiva è fondamentale non solo in vista di una gravidanza o in caso di infertilità, ma in generale per la propria salute futura.


Ostetrica Arianna Viola

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