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Il rivolgimento dolce del bambino podalico


A tante donne sarà capitato di presentarsi ad una delle ultime ecografie sperando che il pupo sia già a testa in giù, e invece niente: "Signora il suo bambino non ne vuole sapere di girarsi, sarà meglio fissare un taglio cesareo" la sentenza del ginecologo. Ribelli, testardi, come li vogliamo chiamare questi bimbi podalici?

Sono tante le teorie sul perché certi bambini rimangono con la testina verso l'alto fino al parto,

alcune con un fondamento scientifico altre meno; tra queste, pensare addirittura che ciò sia legato ad un aspetto caratteriale di un bambino non ancora nato, è davvero un azzardo e non ha alcun fondamento scientifico.


Vediamo, quindi, quali sono le cause riconosciute scientificamente che possono dare origine questo tipo di presentazione che riguarda il 4% circa delle gravidanze: presenza di vizi pelvici e malformazioni uterine, fumo di sigaretta, elevato indice di massa corporea, eccessivo aumento di peso in gravidanza, malformazioni a carico del feto, basso peso alla nascita, prematurità e caratteristiche alla gravidanza stessa (gravidanza gemellare, posizione della placenta, polidramnios, brevità del cordone ombelicale).

In alcuni casi sembra vi sia anche una predisposizione genetica. Non tutti i precedenti fattori di rischio risultano esaustivi e in certi casi non sono del tutto note le cause. Alcuni studiosi avanzano l'ipotesi che vi possa essere una causa di origine psicologica come stress materno, ansia, paura di diventare madre e paura del parto, situazioni familiari difficili.

Sicuramente influiscono su questa malpresentazione anche fattori puramente fisici e meccanici come l'eccessiva sedentarietà, la presenza di cicatrici addominali e quindi di aderenze, rigidità del bacino, tensione dei muscoli e dei legamenti della pelvi e del perineo.


Se la presentazione rimane tale fino al parto, viene consigliato un taglio cesareo programmato che, attualmente, risulta meno rischioso rispetto ad un parto vaginale podalico. Molti ospedali al giorno d'oggi offrono come ultima possibilità il rivolgimento del feto per manovre esterne. Il successo della procedura varia nelle diverse casistiche dal 30% all'80%.


Quali trattamenti alternativi vengono proposti in gravidanza per favorire il giusto posizionamento del feto? Non vi è una risposta univoca data l'ampia varietà di fattori che possono concorrere a causare tale presentazione. Prima di arrivare alla versione cefalica esterna ci sono quindi tante tecniche e procedure che si possono mettere in atto per favorire la capriola del vostro bambino: dal trattamento osteopatico agli esercizi posturali, dal polarity alle posizioni con il bacino più alto delle spalle, dall'agopuntura fino alla moxibustione, tecnica che prevede la stimolazione di un punto specifico della medicina tradizionale cinese, il punto BL 67, tramite la combustione di un sigaro di artemisia.

Insomma, tentar non nuoce e i trattamenti sono molto vari, alcuni più validi di altri, purché effettuati da personale specializzato.




C'è chi le prova tutte senza nessun risultato, chi ha la fortuna di sentire girare il bambino al primo tentativo, chi non prova nulla e il bambino si gira da solo senza aiuti.


Mi sento solo di darvi un ultimo consiglio: anche cercare di far girare il bambino a tutti i costi e sperimentare ossessivamente tante tecniche diverse può generare un notevole carico d'ansia ed avere un effetto controproducente. A volte è meglio prendersi del tempo per se stesse, rilassarsi e mettersi in contatto con il bambino in grembo (ad esempio attraverso le visualizzazioni).


Buona capriola a tutti!


Contattatemi per avere maggiori informazioni sui prossimi corsi esperienziali di rivolgimento dolce del bambino podalico (da ora anche online) o per la consulenza individuale.

cell. 349 3094759

email ariannaviola.ostetrica@gmail.com


Ostetrica Arianna








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